Il 2012 non è certo stato un anno facile e, tantomeno lo è stato per il mondo dell’arte e della cultura. Tuttavia nelle crisi, se affrontate anche come momenti di riflessione, si possono trovare – assieme alle difficoltà, alla fatica, al dolore, alle macerie – sicuramente anche insegnamenti e opportunità con cui, diversamente, non avremmo avuto modo di confrontarci. Anche per noi, questa è stata l’occasione di testare quanto ciò che abbiamo costruito in questi anni fosse in grado di reggere agli scossoni e, nonostante il terremoto sia stato decisamente forte, sembra che le mura di con-fine siano riuscite a tenersi in piedi. Credo che questo sia stato possibile perché la nostra è un esperienza costruita, da un lato, sulle solide fondamenta della serietà e della coerenza, da un altro sull’apertura e sulla condivisione. Entrambe queste cose hanno portato tutti coloro che hanno percorso anche solo un pezzettino di strada nel nostro perimetro a lasciare un proprio mattoncino in questo cantiere della cultura, contribuendo a tirare su, giorno dopo giorno, una costruzione stabile e resistente: un luogo dove poter con-dividere idee, confrontarsi su progetti artistici e culturali con la consapevolezza di muoversi su un percorso concreto e, soprattutto in una direzione chiara e trasparente, spinti da quella sana curiosità che ci costringe a cercare di capire il mondo che ci circonda, scomponendolo, indagandolo a fondo, ricercandone le ragioni e seguendone il movimento.
Questo è l’unico modo che conosciamo, questo è l’unico modo che siamo e che continueremo ad essere, assumendoci la responsabilità di non andare mai incontro al gusto del pubblico – come purtoppo sempre più spesso fa il mondo dell’editoria – ma di continuare a lavorare per conoscere e far conoscere gli uomini e la loro intelligenza, quel volano della ruota che produce parole che valga la pena pubblicare e opere d’arte che valga la pena guardare.
E continueremo a stimolarla, quell’intelligenza, con una critica sana e feroce affinché non si impigrisca mai assuefacendosi alle lusinghe del successo. Cercheremo di essere ancora di più catalizzatori di idee e di lavoro, per diffondere ciò che davvero ha peso e valore per introdurre le nuove tendenze della ricerca artistica e letteraria, per far emergere, dal magma del qualunquismo e della mercificazione, ciò che di profondo e vero c’è nella nostra società.
Gino Fienga
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