Il libro “Eduardo de Martino. Da ufficiale di marina a pittore di corte” promosso dal Centro Culturale “Bartolomeo Capasso” ed edito dalla “con-fine”, nell’ambito dell’iniziativa “Piano di Sorrento: una storia di terra e di mare”, è stato presentato da Mario Russo, venerdì 8 febbraio, nella Sala Consigliare del Palazzo Municipale di Sorrento, affollatissima.
L’autrice, Luigina de Vito Puglia, non è nuova a questi lavori che si presentano di approfondita e attenta ricerca, da ottenerle la proclamazione di socia onoraria, nella “organizzazione di progetti e manifestazioni per la conoscenza e divulgazione della cultura sorrentina”.
Sue particolari ed eccellenti pubblicazioni sono: “Martino Cafiero giornalista della Napoli postunitaria (1994 con N. Pane Circelli), “La Cocumella. Da insediamento gesuitico a grande albergo” (2003) e “Il Santo e il mare. Gli ex voto marinari di S. Antonino” (2009).
La precisione con la quale l’autrice di questo libro consente di pervenire ai minimi dettagli ed alle notizie più particolareggiate necessari per poter scoprire tutti i segreti del personaggio o dell’evento che si pone come tema del suo impegno.
E tale meticolosità è pari alla modestia con la quale si presenta, sostiene le sue tesi ed interpretazioni dei personaggi e descrive quanto utile, e necessario, per destare l’interesse del lettore, che per la classificazione dei libri di Luigina de Vito, nella maggioranza appartiene a quanti sono interessati della storia della Penisola Sorrentina in generale e di Sorrento ed il suo Piano, in particolare.
La storia del più grande pittore “marinista”, vanto di Meta e dell’Italia, ebbe origine con le ricerche di Vittorio Roberto Romano, immaturamente scomparso prima che potesse dare alle stampe il suo lavoro su De Martino, in parte sostituito dall’Ufficio Storico della Marina Militare. La nostra autrice ha arricchito di eventi il personaggio e la ha presentato sotto la doppia veste di ufficiale di marina e di artista del pennello.
La pubblicazione si presenta in tre parti, seguendo i tre periodi in cui si può considerare divisa la vita di Eduardo de Martino, a Meta, sua patria, (dove viveva la sua numerosa famiglia e dove visse fino all’età da imbarco), nel Sud America (ove troncò la sua professione di ufficiale marittimo per divenire artista del pennello) ed a Londra (ove raccolse i maggiori successi). Per il rigore storico dell’autrice il lettore può prendere visione della “delibera decurionale del Piano” del 25 febbraio 1813 (cinque anni dopo aver ottenuto l’autonomia amministrativa da Sorrento, cioè 200 anni fa), segnalata da Mario Russo (avendola rinvenuta tra i cimeli del Museo Correale) per l’ordinamento delle scuole di Piano. Ma altra “perla” di questa raccolta è la riproduzione del verbale della Commissione che raccolse le testimonianze relativa all’incidente della pirocorvetta Ercole, avvenuto nello stretto di Magellano, inizialmente attribuito a Eduardo de Martino, ufficiale di rotta, che invece (proprio in virtù di queste testimonianze) fu scagionato totalmente.
Ma una pubblicazione di un pittore, grande quanto prolifico, non avrebbe pregio se non fosse arricchita dalle foto delle opere dell’artista. Disegni, tavole in bianco e nero ed a colori, aggiungono grande pregio al lavoro che il Centro “Bartolomeo Capasso” ha presentato sulla scia dei suoi studi e delle sue ricerche. Si possono ammirare bozze e quadri, studi ed opere complete di un personaggio che alla Corte di Londra era di casa, e che aveva rapporti quasi famigliari con il Principe di Galles, poi Eduardo VII, oltre che con la stessa grande Regina Vittoria.
E si può infine prendere atto delle numerose onorificenze ricevute dal de Martino in Europa e nelle Americhe.
E’ un libro, insomma, che non può essere raccontato, va letto (e magari riletto) per ricavare l’orgoglio di essere conterranei di un grande artista (che non ha ancora ricevuto l’esaudimento del suo desiderio di essere sepolto nella sua Meta, accanto alla mamma ed ai suoi famigliari). E leggendolo, si sentirà anche il bisogno di ringraziare Luigina de Vito Puglia, per questo regalo che bene hanno fatto i comuni di Sorrento e di Piano di Sorrento a contribuirne la pubblicazione.
Nino Cuomo
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