La difficile selezione fra le centinaia di opere che compongono la corposa produzione di Bianca Brancati Carlevani trova in questo volume la sintesi attraverso un percorso ideale, che ci guida fra i diversi approcci che, nel corso di tanti anni di lavoro, hanno caratterizzato il lavoro di questa artista catanese.
La ricorrente attenzione al segno e alla verifica formale allontanano ben presto l’artista dalla necessità figurativa, per indagare ancora più a fondo le problematiche spaziali in un susseguirsi di scelte e soluzioni del tutto originali che sintetizzano con decisione la sua poetica: l’eleganza dell’essenzialità. La linearità della visione del mondo è una cifra costante, che lega tempere, grafiche, olii e collages in un percorso quanto mai coerente e segnato dalla serietà della ricerca e dalla minuziosità dell’indagine artistica.
Il tratto sicuro e veloce, mai pesante o artefatto, fa della tecnica della Brancati Carlevani un mezzo per far risuonare una poesia fatta di versi sottili che ritornano, si intrecciano, si incontrano e poi si allontanano in un susseguirsi di pieni e vuoti che scandiscono lo spazio geometrico del supporto, ma che continuano a riecheggiare all’infinito nello spazio aperto dell’anima dello spettatore.
Ma niente è mai retorico o scontato: pur nella coerenza stilistica è un lavoro in continuo divenire, sempre in cerca di emozioni nuove e quindi sempre sorprendente; pagina dopo pagina, opera dopo opera, anno dopo anno si costruisce un corpus omogeneo dove la scansione temporale è data dal superamento delle fasi, dalle nuove soluzioni a favore di un costante rinnovamento poietico.
Un corpus con un suo ritmo interiore che ci accoglie e ci trasporta nel mondo interiore dell’artista dove il gioco e l’introspezione sono solo parti contrapposte di una dicotomica verità che si rivela in un crescendo di sensazioni fino a portarci ad una visione della vita più leggera, più pregnante, più pura.
Gino Fienga
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