I.
Dicembre 2013.
Beverly Hills, ore 24.00
-Vai avanti tu, Jack.
-Fossi matto!
-Dài, cazzo che sarà solo qualche sorcio!
-Appunto, vai avanti tu che sei amante degli animali.
-Molto spiritoso.
-Accidenti a me che mi son fatto convincere!
-Tranquillo! T’ho detto. Non c’è nessuno, perdio! Saranno state le tarme! I proprietari sono via per le feste. Ripulire questa villa sarà una passeggiata!-La passeggiata la faremo in carcere durante l’ora d’aria!
-T’hanno mai detto che sei un fottuto menagramo? Stammi a sentire, ti dico ch’era un sorcio! Nelle case di questi fottuti nababbi ce ne sono a frotte!
-Parli bene tu. Intanto io l’ho sentito distintamente. Era un rumore proveniente dal salone, un rumore grosso, non certo quello d’un sorcio.
-Be’, allora era un gatto!
-See, con gli stivali!
-T’hanno mai detto che sei un fottuto spirit…
-DRANGH!
-…oso… Shh!
-Sentito?
-Shh! Cazzo… Hai ragione! Spegni subito la torcia!
-Click!
-DRANGH!
-Jack!
-Shh!…
-Un’ombra… lì, guarda! vicino all’…
-Shh!
-Che facciamo?
-Sta zitto!
-Sarà un “collega”… O, peggio, uno sbirro, Jack! Meglio smammare!
-Col cavolo! Ci ho sudato per questo lavoro! Si farà a metà chiunque sia
-Ma sei impazzito?!
-Fa’ come ti dico. Accendi la torcia al mio ordine.
-Ma…
-Niente ma… Ora!
-Click!
-Aaahhh!
II.
Tom’s Bar, ore 24.56
-Cribbio, gente! Mai viste due facce così! Siete d’un pallido schifoso! Sembra che abbiate visto un fantasma
-Parla per te, coglione, e versami il solito!
-A me doppio, Bill.
-Cribbio, scherzi a parte, ragazzi! Cosa vi è capitato? V’hanno mica pizzicato?
-Te l’avevo detto, Jack che non era un sorcio! Dio Santo, mai visto uno così grosso!
-Perché, che avete visto?
-Sta zitto, idiota! Vuoi che ci prendano per matti? Ci vuole poco, imbecille, perché ci affibbino l’etichetta di babbei!
-Cazzo, Jack, ma era…
-Zitto, perdio!
-Nervosetti eh?
-Tu fatti i cazzi tuoi e pensa a servire!
-Calma, calma, era giusto per chiacchierare! Cristo, è Natale, fratelli, stiamo buoni! Se qualche faccenda v’è andata storta, per carità, sono fatti vostri… Ma se non sapete apprezzare gli amici… be’, sbrigatevela da soli!…
-E va bene! L’hai detto Bill, ci è andata storta una certa cosa mentre sgraff…
-Sta’ zitto, Cristo!…
-Cazzo, ma sto soltanto a spiegargli almeno…
-Chiudi quella boccaccia t’ho detto!… E tu, sapientone, dammene un altro!
-Be’… allora un altro anche a me!… Doppio!
-Sì, ma vacci piano, che col whisky ti si scioglie troppo la lingua!
III.
Base militare di Sioskig, pianeta Tajari, anno duemilasettecento dell’era grigia di Orbk. Palazzo Dei Siogra. Conferimento in corso, di fronte alla corte marziale Unra, dell’imputato soldato kamu Zelied:
-… Lei non aveva affatto l’ordine d’introdursi nella tana umana!
-Riconosco la mia colpa, signore, ma l’ingresso nella tana mi è stato necessario per celarmi all’arrivo imprevisto di due esemplari della specie allevata. E poi la sorveglianza non mi ha segnalato note di allarme, pertanto ho ritenuto unica cosa fattibile l’ingresso nel buco.
-Lei non è tenuto a ritenere, ma a obbedire, soldato Zelied! Doveva chiedere al comando!
-Ma non ce n’è stato il tempo, signore! Avevo a disposizione solo sei drikit!
-Non ci sono scuse Zelied! Questa Corte la radia e la solleva da qualunque incarico!
-Ma, signore…
-A disonore sia rasata all’imputato la lunga barba bianca di Lokar, e sia spogliato della sacra uniforme bianca e rossa del Druj!
-Ma signore!…
-Conducetelo nella sala Grudon!
-La scongiuro, signore!…
-Nella sala!
IV.
Parcheggio del Tom’s Bar, ore 01.30
-Cazzo quanto sei fradicio Jack! Sette lisci! L’hai avuta grossa la fifa! Ih! Ih! Ih!
-Tu invece hai avuto coraggio, bellimbusto, vero? Cribbio, ma hai visto quant’era grosso? Doveva essere alto almeno tre metri!
-Almeno quattro!… Ih! Ih! Ih! Uuh, che sbronza, ragazzi! … E Bill che voleva sapere, quello stronzo. Sembrate due cenci, fa! Che avete visto un fantasma? Ih! Ih!.. Mai stato tanto generoso coi bicchieri. Voleva farci spifferare tutto, ma noi niente, vero Jack? Abbiamo tenuto duro, Ih! Ih! Ih!… Se solo avesse avuto idea, quel taccagno, che siamo stati faccia a faccia con Santa Claus!…
-Già… Santa Claus…
2 Responses
Sicchè , figli di un dio molto minore, noi terrestri attendiamo che dal camino di casa nostra , giunto da un mondo lontano proprio secondo la tradizione, giunga Babbo Natale, pardon:papà Natale, che ci alleva scusandosi per i nostri crucci coi doni che porta. Almeno finchè siamo piccoli e non alziamo un po’ troppo scientificamente gli occhi al cielo per protestare un po’ più forte contro questa ‘tata’ che non riesce neppure ad addestrare bene i nostri figli. Ma quel che importa ora è che insieme al panettone possiamo godere del sorriso dei bambini di fronte ai regali (per lo più previsti e attesi). Ci sarà tempo di renderli scettici, ora è Natale e che nessuno riveli la verità e faccia spegnere le luminarie|
Racconto di azione veloce col sorriso sulle labbra che smonta una fiaba per crearne un’altra con lieve ironica malinconia per i sogni che tendono poco a poco a cadere..
Quale miglior strumento della fiaba
per insegnare, invece del bene, il male, cioè la verità?
Ambrose Bierce