Bartolomeo Capasso e la Libreria Tasso

Libreria-Tasso-Sorrento

Due ristampe anastatiche dello storico Bartolomeo Capasso sono la proposta libraria delle Edizioni Libreria Tasso di Stefano ed Angela Di Mauro da poco in libreria. “Sul catalogo dei feudi e dei feudatari delle provincie napoletane sotto la denominazione normanna (pagg. 84, euro 12; ELT)”  e “Topografia storico-archeologica della penisola sorrentina (pagg. 108, euro 12; ELT)” sono i primi due testi di quello che nelle intenzioni degli editori potrebbe rappresentare una ristampa completa dell’opera del Capasso, che oltre a rappresentare un punto di riferimento per le Storie locali fu anche colui che inventò il metodo archivistico che ancora oggi regge il nostro sistema bibliotecario storico, – nonostante le emersioni di siti omnia come Gallica – e che fu tra i promotori della Società storica napoletana.

“Abbiamo notato che la Forni di Bologna – centro di riferimento per la pubblicistica storica italiana; Ndr – non contemplava più nel suo catalogo le opere dello studioso ed abbiamo pensato di ristamparle in forma anastatica per rinnovarne la Memoria”, ci dice Stefano Di Mauro titolare dell’editrice sorrentina ed anche a Sorrento della storica libreria “Tasso” di Via San Cesareo e che da pochi anni gestisce anche un postmoderno centro vendita in Piazza Angelina Lauro, nonché figlio d’arte di quel Franco Di Mauro che gestisce la casa editrice omonima.

Per quanto concerne il catalogo dei feudi era dal 2002 che la Forni felsinea non lo ristampava, mentre la “Topografia” sui maggiori siti di vendita libraria compare come non più disponibile. Figlio di genitori originari di Frattamaggiore il Capasso nacque a Napoli il 22 febbraio 1815 nel quartiere Porto. Nel 1824 Bartolommeo si iscrisse al seminario di Napoli, dove cominciò i suoi studi, per trasferirsi, due anni più tardi, nel seminario di Sorrento. Dopo aver dato alle stampe i suoi primi lavori di erudizione nel 1856 divenne socio della prestigiosa Accademia Pontaniana, di cui sarà presidente. L’anno successivo entrò anche nell’Accademia Ercolanese, sulle cui ceneri sorse la Società reale di archeologia, letteratura e belle arti, della quale Capasso fu lungamente presidente. Nel 1876 fondò, assieme ad alcuni studiosi, quali Camillo Minieri Riccio e Giuseppe de Blasiis, la Società napoletana di storia patria, ente che presiedette, ininterrottamente, dal 1883 sino alla morte. Dal 1882 fu Direttore soprintendente dell’Archivio di Stato di Napoli. Nel 1886 ricevette la laurea dall’Università di Heidelberg. Nel 1887 fu nominato socio nazionale dell’Accademia dei Lincei.

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