Verso la fine di The Wall


Sono diversi anni che seguo il lavoro di Otr, al secolo Gianni Baggi.

Gianni è un artista molto riservato, lavora nel silenzio della sua toscana, lontano dai clamori milanesi in cui ha vissuto per tanti anni, ma mi faceva piacere cominciare una serie di video sugli artisti che mi piacciono parlando di lui.

Otr è un fotografo che non fa più fotografia e questo oggi, in un momento in cui sono tutti fotografi, è già un valore aggiunto. Ho cominciato a seguire il lavoro di Gianni dal momento in cui ha cominciato a lavorare con i prismi, con gli specchi.

Come ho scritto nel primo libro che abbiamo realizzato insieme per la Collana Passeurs di con-fine Edizioni, il suo strumento di lavoro è il riflesso. In pratica Gianni creava delle installazioni di specchi che già erano delle opere d’arte di per sé. Queste stesse installazioni venivano poi rimesse in gioco e diventavano parte integrante di un nuovo progetto creativo che poi nel libro abbiamo chiamato Illusions.

Illusions perché? Perché in questo modo nei suoi scatti veniva rappresentata una realtà illusoria, sfaccettata, extra naturale.

Molto bello vedere queste installazioni riflettenti in mezzo alla natura, al suo paesaggio che lui poi fotografava cercando tagli imprevedibili con dei risultati davvero notevoli dal punto di vista della ricerca estetica.

La cosa bella è che negli scatti di Gianni Otr si legge la passione e soprattutto il divertimento con il quale lui fa questo lavoro, senza starsi troppo a preoccupare se poi questo divertimento sia arte o meno. Sicuramente è ricerca.

Avevamo realizzato il volume Illusions nel 2013. A metà dello scorso anno Gianni mi chiama e mi dice: ho chiuso un altro capitolo della mia ricerca e sono pronto a realizzare un nuovo volume.

Gianni in questi 4 anni è andato ancora più a fondo nel mondo della riflessione. Quindi ricomincia a fotografare davanti allo specchio, ma la ricerca va oltre, si addentra nel mondo della pura luce nell’infinita marea degli spazi cromatici, nell’immaginazione pura.

Ed è così che nasce Through the mirror, attraverso lo specchio, un libro più rarefatto in cui sembra di addentrarsi pagina dopo pagina in un paese delle meraviglie dove protagoniste sono tutte le pieghe dell’anima che non riusciamo mai a vedere. Ancora un repertorio di paesaggi sfaccettati, ma questa volta interiori.

Ci sono degli scatti davvero incredibili, pura luce, misteriosa, enigmatica, fantastica.

Questo secondo volume Gianni ha voluto accompagnarlo con una Soundtrack di Nicola Baggi che trovate in un dvd allegato al libro ed è un esperimento molto interessante. Nel Dvd si trovano anche altre immagini che nel libro non ci sono. Ma è molto bello anche leggere e sfogliare il libro con questo paesaggio sonoro realizzato da Nicola proprio per questa collezione che credo sottolinei davvero in maniera molto suggestiva questi passaggi, questi attraversamenti nel mondo dello specchio, che è comunque sempre un po’ un viaggio in noi stessi.

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