La studiosa Luigina de Vito Puglia con un lavoro acribico e nel centenario della sua nascita getta nuova luce sulla figura del metese Eduardo de Martino con il lavoro storico-biografico “Eduardo De Martino, da ufficiale di marina a pittore di corte (pagg. 164, euro 20; Con-fine)”.
Il testo verrà presentato venerdì 8 febbraio alle ore 17 presso la Sala consiliare del Comune di Sorrento – in Piazza S. Antonino – alla presenza dell’autrice, dello studioso Mario Russo e di Gino ed Andrea Fienga della casa editrice bolognese Con-fine.
Dopo il lavoro storico del compianto ingegnere R.Vittorio Romano si riscopre la vita di Eduardo de Martino nato a Meta il 29 marzo 1838 e morto a Londra Il 21 maggio 1912. Era uno dei massimi esponenti della pittura di marina dei suoi tempi ma, purtroppo, una figura quasi sbiadita nella cospicua galleria dei personaggi illustri della Penisola sorrentina oscurata dalle recenti inondazioni mediatiche sul caso dell’affondamento della nave da crociera “Concordia”. Sostenitore dell’Unità nazionale, abbracciò l’ideologia massonica che difendeva il Meridione d’Italia; seguì da vicino la guerra del Paraguay (1865-1870) e ne raffigurò le battaglie in molti quadri proprio perche combattute per la difesa della patria. Per raccontare una vita cosi intensa l’autrice ha suddiviso la biografia in tre capitoli. Nel primo sono descritti gli anni trascorsi a Meta, quelli della formazione scolastica, artistica e militare, come pure della presa di coscienza politica. Il secondo capitolo tratta invece il periodo in cui de Martino visse in Sudamerica, dal 1868 al 1876, gli anni dei primi apprezzamenti e riconoscimenti. Fu questa una fase di crescita e di ricerca di identità artistica in cui Eduardo assimilò e rielaborò stili e soggetti, un periodo di grande impegno e straordinaria creatività tanto da produrre un’eccezionale quantità di opere sorprendenti per il loro eclettismo. Infine il capitolo dell’affermazione e della massima notorietà, di quando visse a Londra per oltre sette lustri (1876-1912) ottenendo prestigiosi incarichi: fu Marine Painter in Ordinary della Casa Reale e del Royal Yacht Squadron, nonché membro dell’autorevole Royal Institution of Naval Architects. Nei successivi capitoli sono poi riportate le trascrizioni di due interessanti documenti inediti: la Delibera decurionale del 1813 riguardante l’ordinamento delle tre scuole nautiche sorrentine esistenti all’epoca ed il verbale della Commissione della Marina Militare Italiana che indagò sull’incidente della Ercole, la nave su cui nel maggio 1866 de Martino prestava servizio come ufficiale di rotta. Questo documento chiarisce finalmente la dinamica dei fatti e restituisce la dovuta rispettabilità ad un uomo ingiustamente screditato e tacciato addirittura di diserzione. La lunga, prolifica e diversificata attività pittorica di de Martino purtroppo non e stata ancora attentamente valutata, anche perche a torto ne e stato considerato solo l’aspetto parziale di pittore di marina. Fu invece un artista in continua sperimentazione di temi e tecniche, anche se amava la costante rappresentazione del mare e di ogni tipo di imbarcazione. Gioverebbero dunque una seria retrospettiva o un accurato catalogo che mettessero in luce l’evoluzione del suo linguaggio figurativo, a partire dalle prime prove giovanili fino ai circoli sudamericani e vittoriani.
Vincenzo Aiello
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