Le interviste sono interessanti, permettono di approfondire il pensiero di una persona su uno o più argomenti, ma soprattutto, e in generale, ci permettono di conoscere di più e meglio la persona intervistata.
Di seguito leggerete le risposte che l’artista Bianca Brancati Carlevani, pittrice, grafica, scultrice, poetessa, nata a Catania dove vive e opera, ci ha dato su diverse tematiche tra le quali l’arte, la poesia, la sua Sicilia.
Possiamo dire che la signora Brancati Carlevani è stata dolce nelle sue risposte ed ha stemperato un po’ del malumore che prova per il fatto che la Sicilia sia una terra poco aperta e dove tutto resta immobile, considerazioni che fa sempre più spesso e con argomentazioni supportate dalla sua esperienza.
Lei, nonostante questo, di cose ne ha fatte parecchie, ha scritto diversi libri, ha realizzato tantissime opere d’arte dalla giovinezza fino ad oggi, ha partecipato a diverse esposizioni al di fuori della sua terra natia. È il Presidente della Fondazione Carlevani Brancati istituita a Catania il 13 Settembre 2007.
La Fondazione nata al fine di onorare la memoria del Dott. Carlevani nonché dello scrittore Vitaliano Brancati e dei medici Brancati, è stata costituita senza scopi di lucro per risvegliare l’interesse di alcune figure di professionisti che hanno fatto grande la scienza medica siciliana.
– Quando e perché si è avvicinata all’arte?
Non mi sono mai posta questa domanda forse perché ho iniziato a disegnare quando ho cominciato a scrivere: è stata una forma d’espressione che facilitava la comunicazione.
Successivamente, negli anni, l’esame degli aspetti visivi di un ambiente o di un oggetto mi hanno fornito spunti ed idee per soluzioni diverse.
– Quali sono gli artisti che più hanno influenzato il suo percorso artistico?
Ho studiato con grande umiltà i maestri del passato. Tra gli artisti contemporanei ammiro Balla, Boccioni, Morandi, Sironi, Campigli, Magnelli, ma il preferito resta sempre KandisKij cui ho dedicato anche una poesia.
- – Cos’è l’arte oggi?
Trovo che nell’arte contemporanea si sia innestata una spasmodica ricerca di novità, ciò rende difficile fare una valutazione: ci sono artisti geniali e di grande livello, ma esiste anche una grande confusione e mistificazione.
– Cosa vuol dire essere un’artista in Sicilia?
La Sicilia è un’isola! Sia in campo letterario che artistico bisogna evadere così come hanno fatto grandi personalità della letteratura e dell’arte.
– Da persona curiosa e attenta all’attualità quale potrebbe essere la sua prossima opera?
Gli stati d’animo e le sollecitazioni visive operano stimoli continui per la creazione artistica. Tutto viene assimilato per essere poi selezionato e filtrato alla luce dell’esperienza e di una ragione via via sempre più chiara. La ricerca per una espressione personalizzata può avere molteplici indirizzi e dare quindi il via a numerosi studi di sperimentazione, pertanto non mi prefiggo mai quale sarà il prossimo lavoro.
– Cosa vorrebbe cambiare nel mondo dell’arte contemporanea?
Spero ci possa essere più equilibrio nelle valutazioni che attualmente si presentano sconcertanti soprattutto nelle aste miliardarie: è scandaloso costatare come un genio universale come Leonardo con il suo “Codice Hammer” con manoscritti e disegni sia stato valutato ex equo con Warhol e la sua opera “Venti volte Marilyn”.
– Ci sono cose che avrebbe voluto fare in campo artistico o letterario ma che non è riuscita a realizzare (ancora)?
I progetti della giovinezza sono stati frantumati dagli eventi crudeli della vita; adesso mi limito a non disperdere, e magari valorizzare, quello che ho realizzato ed a promuovere in campo nazionale la “Fondazione Carlevani Brancati – Parole e Segni” istituita nel 2007 e della quale sono Presidente.
– Come autrice di diversi libri di poesia e promotrice del Premio Bufalino ci può dire come è cambiato il modo di scrivere, come si esprimono oggi i giovani poeti?
Ho l’impressione che si scriva molto e che si legga poco (specialmente la poesia). Non mancano comunque personalità di livello che fanno ben sperare.
– Qual è il suo autore preferito?
– I suoi versi a cosa si ispirano, dove trova gli spunti per mettere in moto l’immaginazione e alla fine la creazione?
Problemi sociali e ambientali, conquiste scientifiche, il mistero dell’esistere sono i temi principali che mi hanno spinta e continuano a spingermi a scrivere.
L’artista Bianca Brancati Carlevani ha pubblicato con con-fine edizioni la monografia d’arte Percorsi all’interno della collana Passeurs
2 Responses
I disegni della Carlevani hanno colori molto luminosi e allo stesso tempo delicati, come elegante è la sua anima. La sua poesia presenta termini molto ricercati e musicali e molto spesso è una poesia di denuncia sociale.
Sono d’accordo con la Carlevani sul fatto che oggi non si legga molto riguardo la poesia; sono convinta da poetessa che le cose vadano di pari passo.