In questo tempo di crisi economica, che è crisi morale ed anche narrativa, spicca sulla mediocrità generale “Non adesso, per favore (pagg. 214, euro 17; Marsilio)” il testo della trentenne aquilana, di stanza a Roma, Annalisa De Simone.
Una giovane donna Annalisa lavora come editor per una piccola editrice romana e ad una presentazione letteraria conosce il suo scrittore preferito Vittorio Ferretti con cui inizia una liaison che mette insieme buon sesso ed interessi comuni. La storia però non decolla per la frigidezza affettiva di lui e perché ad un certo punto Annalisa – Ninni nel linguaggio dell’amore – non decide di fare ritorno a casa in Abbruzzo, dove però la sorprende il 6 aprile del 2009 il terremoto che metterà in ginocchio L’Aquila.
La famiglia di Annalisa ripara a Miglianico e Ninni non riesce a trovare equilibrio perché il sentimento per Vittorio va in riserva, anche perché lo scrittore rimane a Roma nella sua vita. Lasciando ai lettori finale e morale del testo vogliamo subito dire che pur essendo la lingua della De Simone rapida e classica allo stesso tempo ha un pregio che la fa assomigliare al migliore Erri De Luca: quello di fermare – dopo la narrazione di un capoverso narrativo – in una frase la sintesi concettuale di quello che la realtà ha insegnato. Su questo gradino è bello fermarsi per goderselo linguisticamente e sostanzialmente.
Poi: un certo tono interno alla stessa narrazione che la fa riconoscibile. Mi sembra abbastanza per un esordio e per dare un occhio ai prossimi suoi testi che verranno.
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