Descrizione
Antiaccademico, sperimentale in senso autentico, di prova a cui l’autore sottopone la sua pratica di fragilità pilotata e di autoconcertazione, questo Quasi narrativo nel Romanzo di Lombardo rifonde l’eco nobile di esperienze stilistiche e temporali molteplici: da Petronio Arbitro a Laurence Sterne, passando per Calvino e Nathalie Sarraute, fino a Gert Jonke e Vikram Chandra.Attraverso un’analisi metanarrativa la possibilità stessa della continuità e della fluidità della narrazione vengono vagliate nel loro annichilimento fisiologico e storico del genere, oltreché nella personale riflessione per monadi del cosmo macrotestuale.
Un’opera letteraria aggregante e deformante dove gli elementi si saldano e si sfaldano e in cui la sensualità del racconto è intesa come tensione a catturare il brivido di una parola che d’ora in poi sembra o dovrà essere sempre, necessariamente, in fieri.
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