Descrizione
Il secolo appena trascorso è stato ricco di innovazioni poetiche, formali e plastiche. Forse nella storia dell’arte non vi è memoria di tanti e tali cambiamenti fondamentali per la stessa percezione dell’opera d’arte e del ruolo dell’artista.
Una considerazione significativa va posta per affrontare i temi e i protagonisti della scultura del ’900: il percorso della scultura è infatti più lento, complesso e poco immediato rispetto a quello della pittura. La rappresentazione, soprattutto in Italia, è decisamente più legata ad una figurazione classica e commemorativa, con un percorso dichiaratamente più “accademico” dovuto in parte alle committenze della nuova affermata borghesia.
Anche i temi affrontati, soprattutto nei primi decenni, sono mitologici, enfatizzati, allegorici, comuni, con risvegli naturalistici e realistici celebrativi e in parte idealizzati. Inoltre, il percorso della scultura italiana del ’900 è ricco di personalità, di eccellenze ma rimane pur sempre legato ad una espressione scevra da concettualismi. Intrecci, percorsi e rimandi sono continui all’insegna di un iter italico proprio e indiscutibile.
Vi sono grandi indiscussi maestri e innovatori – Boccioni, Wildt, Martini, Leoncillo, Fontana – che percorrono nuove strade e propongono nuove soluzioni formali a cui tutte le generazioni guardano.
Il percorso espositivo proposto cerca di fornire un breve excursus orientativo per leggere la complessità di un secolo di grande innovazione.
Sono stati scelti dei protagonisti per raccontare una selezionata storia della scultura italiana del ’900, dove vi sono gli “artefici del fare” legati ad alcune poetiche predominanti (la figurazione, l’astrazione, l’informale) da cui derivano, come vedremo, peculiari momenti e fasi artistiche.
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