Vita da lettori | Fratelli-Karamazov-Dostoevskj-Amos-Oz

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Fino ad una certa età non ho mai abbandonato la lettura di un libro… forse ero troppo indulgente, forse non avevo gli strumenti per essere più critica, ma, lo ammetto, mi dispiaceva veramente non arrivare alla fine e ci riuscivo sempre, anche se il libro era un po’ complicato o a tratti noioso (forse sceglievo semplicemente dei buoni libri).

Da qualche anno, invece, non mi faccio più nessuno scrupolo. Per alcuni non riesco ad andare oltre la seconda pagina, altri li leggo fino a metà, ma se la lettura diventa faticosa lo chiudo e lo sistemo al suo posto nella libreria senza nessun tipo di rimorso.

Ricordo ancora qual è stato il primo libro che ho abbandonato: Non si muore tutte le mattine di Vinicio Capossela.

Capossela è uno dei miei ‘cantanti confidenziali’ preferiti, i suoi cd li ascolto da sempre, sono legata a lui per tutta una serie di vicende che me lo hanno fatto amare fin dai tempi di Modì; ma il suo libro proprio no, non sono riuscita a mandarlo giù.
I suoi ‘geniali deliri’ arrivano meglio quando durano qualche minuto e hanno un bel sottofondo musicale, lo pensate anche voi?

Da quel momento è come se fosse caduto un mio tabù e non ho più avuto nessuna difficoltà a chiudere libri non finiti: alcuni promettendo a me stessa di riaprirli in futuro, altri con la delusione del cattivo acquisto.

Un’altra cosa che mi mette in difficoltà è avere sul comodino molti libri da leggere… allora quello ‘in corso’ di lettura diventa urgente finirlo, addirittura mi sfiora il pensiero di abbandonarlo (anche se non lo meriterebbe) perché la curiosità che mi accende il libro nuovo di libreria, quello che mi è stato appena regalato è veramente forte e proprio ora, in questi giorni, vivo questa situazione.

Da dicembre sono alle prese con Una storia di amore e di tenebra di Amos Oz, ma nel frattempo mi sono stati regalati ben due libri: I fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij e Lo strano caso dell’apprendista libraia di Deborah Meyler.

Il libro di Oz mi sta piacendo tantissimo anche se a volte è un po’ ostico; l’ho preso in biblioteca, e dovrei anche restituirlo…

Mah! Penso che chiederò una proroga del prestito e farò aspettare i nuovi arrivati.

Dura la vita del lettore!

Voi come vi comportate? Li finite tutti i libri che state leggendo o vi concedete la libertà di abbandonarne qualcuno?

3 Responses

  1. Beh di solito i libri cerco di finirlo anche se non mi piacciono tipo la lettera scarlatta(hawthorne), Tom jones(Henry fielding) ,l’unico che non sono riuscita a terminare è Le relazioni pericolose che già il nome dell’autore è tutto dire!Il romanzo epistolare non fa per me pure Goetne,finito ma non apprezzato.Preferisco altri tipi di narrazione.

    • Grazie Laura! Da quanto ho capito anche tu ti senti libera di decidere di ‘non soffrire’ leggendo un libro che non ti piace… ci sono così tanti libri da leggere che sarebbe proprio un peccato perdere il proprio tempo con quelli che non ci entusiasmano!

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