Una mostra a Sorrento realizzata grazie al crowdfunding e un treno speciale
Un tempo c’erano i grandi Sponsor, banche, fondazioni, marchi multinazionali con il gusto per il mecenatismo culturale, con cui farsi pubblicità certo, ma nel segno della qualità.
Ad inaugurare la tendenza erano stati, e non poteva essere diversamente, gli Agnelli con la Fiat per 1a mostra sul futurismo a Venezia nel 1986. E a Seguire tanti altri negli anni ’90 e nel primo decennio 2000 che insieme ai soldi versati dalle meno asfittiche casse degli enti pubblici diedero vita al fenomeno delle cosiddette mostre blockbuster.
Oggi i tempi sono profondamente cambiati e denaro ne circola molto meno, pubblico e privato. E allora che fare? Rinunciare all’organizzazione di venti espositivi di richiamo o piuttosto rilanciare con qualche nuova idea con cui rastrellare i fondi necessari?
A Sorrento non hanno avuto dubbi, meglio la seconda ipotesi, ovvero il crowdfunding, parola inglese che sta più o meno come raccolta di soldi aperta a tutti, a seconda delle tasche e dell’interesse. E poiché con i quattrocento anni dalla nascita di Salvator Rosa che vide la luce a Napoli sulla collina dell’Arenella nel 1615, si apriva la ghiotta possibilità di ospitarne una mostra nel Museo Correale di Terranova, dove è conservata tra l’altro anche la giovanile «Marina con pescatori», ecco che la raccolta, sostenuta dalla piattaforma «Innamorati della cultura» è partita con risultati davvero notevoli.
«L’obiettivo massimo – spiega l’editore Andrea Fienga di Con-fine Art, organizzatore dell’evento – era raggiungere una somma fra i 10 e i 15 mila euro. Al momento siamo a quota 8mila, ottenute grazie a versamenti divisi fra otto fasce. Da 10 a 1000 euro, che hanno coinvolto normali cittadini e imprenditori, in zona, ma anche al di fuori della Campania, e mancano ancora alcuni giorni prima dell’inaugurazione di sabato 7 novembre. Un esito molto positivo viste le difficoltà economiche del momento e segnatamente della nostra regione». E fra gli imprenditori residenti in penisola sorrentina anche Sergio Fedele, fra i più attivi nel lanciare questa iniziativi culturale, che «sarà – tiene a precisare – la più importante organizzata a Sorrento nel periodo invernale, visitabile infatti fino al 31 gennaio». I soldi sin qui raccolti sono serviti quindi a sostenere le spese per realizzare «Salvator Rosa. Gli inizi di un grande maestro del Seicento Europeo», piccola ma preziosa mostra di circa venti olii su tela curata da Viviana Farina con opere provenienti da collezioni private e da cinque collezione museali italiane (Museo di Capodimonte, Museo di San Martino, Museo Correale, Museo Filangieri e Galleria Corsini), alcune delle quali mai esposte al pubblico.
Da segnalare due dipinti napoletani come la «Marina» e «Paesaggi con derelitti», ma anche un’innovativa sezione di disegni, fra cui ricordiamo per esempio «Allegoria del tempo bambino», conservata a New York, o «Studi di tre teste» a Barcellona, che documenterà parallelamente lo stile grafico di Rosa, uno dei migliori disegnatori del Barocco italiano, illustrandone anche le contiguità con altri maestri del ‘600 napoletano come Ribera, Falcone, i due fratelli Fracanzano e Domenico Gargiulo detto Micco Spadaro. La mostra sul pittore poeta e spadaccino partenoeo si avvale anche della consulenza scientifica di Stefan Albi della Biblioteca Hertziana di Roma, di Catherine Loisel del Museo Louvre di Parigi e di Nicholas Turner, già del British Museum di Londra e del Getty Museum di Los Angeles. Infine da segnalare che l’Eav, che risulta fra i promotori della mostra, grazie alla scelta del presidente Umberto de Gregorio, propone due corse straordinarie del Campania Express, il treno turistico veloce utilizzato la scorsa estate sulla linea circumvesuviana Napoli-Sorrento. Stavolta si muoverà con i partecipanti all’inaugurazione alle 16.30 dalla Stazione di Porta Nolana a Napoli per poi giungere a Sorrento alle 17.25, e da qui ripartire alle 20.30 con rientro nel capoluogo fissato per le 21.20.
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